Valetodo 2016 : Vittoria di Roberta Piccolo y su Halo dance company
Successo di “Roberta Piccolo y su Halo dance company” al concorso europeo Valetodo, organizzato da Vincenzo D’Amato a Scalea, presso il Santa Caterina Village, nell’ambito di “Bailacalabria”.
Talento, eleganza, originalità; un cocktail di gran classe che ha caratterizzato la performance del gruppo che si è affermato brillantemente in una kermesse di primo piano nel pianeta latino.
Nell’esibizione si evidenzia il grande “corazon” latino, ma anche la raffinata preparazione multidisciplinare del gruppo, con una coreografia molto coinvolgente che ha polarizzato l’attenzione del pubblico. Un successo, frutto della grande professionalità, impegno e determinazione di una ballerina che ha creato un gruppo di notevole spessore artistico e tecnico.
Alla luce di questa affermazione, si aprono le parte per vari congressi nazionali e internazionali. Il gruppo è formato da Roberta Piccolo che è anche la direttrice artistica, Pietro Crispino, Francesca Orefice, Michele Paribello, Noemi Guarino, Rosa Bruzzano ,Vittorio Balzamo e Serena Fummo.
Entusiasta Roberta Piccolo “Al di là della vittoria è un’emozione incredibile – ha sottolineato – E’ una fantastica manifestazione organizzata alla perfezione, nei minimi dettagli ma soprattutto con molta serietà! È la prima volta che partecipiamo a questo concorso del quale avevo sentito parlare tantissimo e lo consiglio a tutti”
Qual è il tema della coreografia?
“Innanzitutto scelgo sempre un tema per le mie coreografie – dice Roberta – perchè per me la danza non deve essere solo un linguaggio del corpo ma soprattutto dell’anima che deve arrivare al pubblico chiaro e forte trasmettendo emozioni! Io scelgo una tematica e la descrivo al gruppo per poi interpretarla come vorrei che arrivasse al pubblico. Ogni spettatore ovviamente ha una suggestione diversa! In questo caso la coreografia si chiama “REVOLT” e rappresenta una vera rivoluzione, una ribellione , una rivolta sociale contro ogni tipo di abuso e di ingiustizia che affliggono i nostri tempi !”
Quali sono state le riflessioni al termine della manifestazione?
“Io non mi ero prefissata la vittoria – dichiara ancora Roberta – come dico ai miei ragazzi, gara o no, bisogna dare sempre il 100% sul palco , quindi questo risultato è stata una piacevolissima sorpresa che stiamo ancora metabolizzando e siamo davvero felicissimi. La riflessione? E’ un’ esperienza che consiglio ai tantissimi talenti italiani! È una grande vetrina artistica ed un trampolino di lancio a livello internazionale, al di là del risultato, per chi vuol fare della danza il proprio mestiere ! Perchè mettersi in gioco in una sana e corretta competizione rappresenta uno stimolo alla propria crescita artistica !”
Roberta Piccolo è una delle ballerine più quotate del pianeta latino. Diplomata in danza modern Jazz nel 2002, nello stesso anno, casualmente, si è avvicinata all’ambiente latino frequentando per curiosità serate caraibiche. E’ stato una sorta di colpo di fulmine con questo mondo tanto che Roberta ha avvertito la necessità di approfondire con lo studio le varie discipline, soffermandosi sul folklore cubano. Nel giro di pochi mesi , le fu proposto di partecipare a gare FIDS a livello nazionale direttamente in classe A che vinse tutte, finchè nel 2006 si aggiudicò il campionato italiano a Foligno. Da quel momento si fermò con le competizioni perché desiderava semplicemente proseguire gli studi e gli aggiornamenti recandosi anche a New York nelle scuole dei maestri Frankie Martinez e Eddy Torres e nelle grandi accademie come la Broadway Dance Center e l’Alvin Alley American Dance Theater . Dal 2008 è iniziata la collaborazione con vari artisti internazionali tra cui Seo Fernandez, Kaytee Nangmail , Marco Ferrigno e la sua Ansima Production Ballet con i quali si è esibita in numerosissimi spettacoli e congressi in tutto il mondo. Attualmente la priorità di Roberta Piccolo è proporre i propri lavori coreografici con la sua compagnia formata dai suoi allievi pronti a seguire il lavoro di ricerca e sperimentazione alla base della sua elaborazione creativa.
Pino Pasquariello